giovedì 21 giugno 2012

I pensieri di un'esperienza che volge al tramonto

Sebbene ancora ben 4 persone mi debbano venire a trovare, mancano ormai solo 2 settimane alla fine dell'esperienza portoghese, perciò tirare le somme appare necessario a questo punto...è stata una bell'esperienza sotto molti punti di vista: indipendenza, adattamento, imparare lingue nuove, conoscere gente nuova, un sacco di stili di vita e di esperienze diverse che entrano a contatto...davvero bello!
Perciò posso dire che ne valeva la pena! L'unica cosa che davvero è stata difficile, come molti dei miei 2 lettori potranno intuire (mamma che allocuzione Manzoniana...Gusso e Lele quando tra un paio d'anni leggerete il blog capirete), è stata la nostalgia della "dolce metà"...un "adattamento forzato", ma ahimé necessario.
Mi mancherà Lisbona? Certo, la città e tutte le sue persone. E parlare portoghese, sicuro! Quando si fa un'esperienza del genere, credo che tutti quanti siano portati a percepire la città del proprio erasmus un po' come la "propria" città. E infatti ora Lisbona è un po' "mia", e lo rimarrà per sempre.
Mi mancheranno gli amici idioti che ho conosciuto qui, italiani e non...i tornei di calcetto (che qualcuno dei Palubili ha avuto la fortuna di osservare dall'interno), le michiate su ogni cosa, i fiumi di birra che scorrono quasi tutte le sere, le (poche) partite di PES, le chiusure di serata in dei locali nascosti dietro delle porticine che neanche diresti possano ospitare un luogo vivibile...
Mi mancherà il tornare a casa a piedi di notte, nel silenzio dei vicoli abitati, camminando per mezzora tra salite e discese.
Mi mancherà l'andare a prendere all'aeroporto qualcuno del mio mondo "italiano", e cercare di fargli vivere il meglio di Lisbona nei pochi giorni in cui rimane...
Mi mancheranno le sardine alla griglia su un pezzo di pane tostato, lo svegliarsi e sentire dei bambini di 6 anni in gita gridare tutti insieme "Por-tu-gal!" perché la sera c'è la nazionale che gioca, il riumore dell'asporto rifiuti all'una di notte, ascoltare i telecronisti portoghesi, che non appena Ronaldo tocca palla (anche se appena dopo metà campo) si esaltano come se fosse un'azione da gol incredibile.
Mi mancherà (ma non troppo) l'università, il mio prof un po' cazzone e le sue risposte da mettersi le mani nei capelli (ultima su tutte: "i'm looking forward to see the result of the 2nd lab"....e lui: "me too :-)"...).
Mi mancherà (e mooolto) la birra a 1 euro in tutti i bar.
Mi mancherà il sole che non fa troppo caldo e la pioggia "nebulizzata" tipo le stazioni "rinfrescanti" di gardaland.
Mi mancherà l'idolo pesce luna.
Mi mancherà perfino correre dietro a un autobus che ti passa davanti mentre stai andando alla fermata.
Mi mancherà un po' tutto insomma.

Il timore è che, una volta a casa, lo scorrere incessante e quotidiano delle giornate ti possa assorbire...e ti possa togliere quel po' di "atmosfera erasmus" che ti porti dentro. Dopotutto, adesso è tempo di tesi, di esami in italiano, è tempo del Torneo di Palo (per alcuni), è tempo di campiscuola...è tempo del luglio padovano...se non altro per fortuna è finalmente anche tempo di Ila.

E' tempo di amici? qualcuno non si sa dove sia finito, a qualcuno non importa, qualcuno ce l'ha con te per vecchi rancori, qualcuno ce l'ha con te per dei rancori di cui nemmeno sai l'esistenza...qualcuno c'è, ma non ora. L'erasmus ti mette lì, un po' lontano da tutti...o forse semplicemente ti fa capire chi è lontano solo fisicamente, e chi invece lo è anche quando gli sei accanto. La verità? Non è così semplice.

lunedì 14 maggio 2012

Belenenses - Leixoes 1-0


Partita dai ritmi piuttosto blandi. Tasso tecnico non così deprecabile come mi aspettavo, ma d'altra parte gli errori in fase di palleggio e disimpegno la fanno da padroni (come livello direi un'eccellenza nostra). dopo 75 minuti lo 0-0 sembra inevitabile, nonostante la supremazia territoriale dei padroni di casa e le 4 occasioni da gol create...ma incredibilmente arriva un rosso per gli avversari (proteste dopo un giallo ad un compagno di squadra) e allora il Belenenses ci crede...si spinge in avanti con più veemenza, ma con altrettanta sterilità viene ripagato. Quando, al minuto 90, calcio d'angolo e incornata vincente del capocannoniere di squadra Rodrigo Antonio (centrocampista classe 1987). 1-0 Belenenses, pubblico in visibilio (purtroppo meno di metà tribune piene) e 5° posto in Liga conquistato.

Se nella Lega Sega ha fatto schifo, almeno una piccola soddisfazione me la porto a casa grazie a questa squadra....forza Belenenses!!!

venerdì 11 maggio 2012

C.F Os Belenenses...live match

Nonostante la decisamente non brillante annata nella Lega Sega 2011/12, il Belenenses non merita di essere rinnegato...ed è così che il sottoscritto onorerà il proprio team fantacalcistico nell'ultima giornata utile della Liga Orangina (per i non addetti ai lavori "serie B portoghese"), il 13 maggio 2012 alle ore 17.00 GMT. Attualmente 6°, il Belenenses si gioca lo "scontro diretto" con il Leixoes, 5°, per la conquista di un posto nella TOP 5 della Liga Orangina. Una sconfitta potrebbe voler dire addirittura concludere al 10° posto.
"E chi se ne frega?" direte voi...Ebbene, 5°, 6° o 10° non cambia un beneamato mazzo per il Belenenses, ma data l'importante storia del Club non si può che affermare che il campionato verrà onorato fino in fondo con il massimo impegno! (Anche perché se no mi incazzo...)

domenica 1 aprile 2012

Vari tipi di uova


E' ormai alle porte la festività di Pasqua, e con lei la famosa tradizione dell' "Uovo di Pasqua". Ma questo è solo un tipo di "uova", tra tanti altri, figurati, simbolici, inventati tanto per sparare qualche cazzata.

La vita qui nella città di S. Antonio procede bene, tutto abbastanza tranquillo e regolare. Da segnalare la partecipazione del sottoscritto, con tre italiani, un libanese e uno spagnolo, al torneo di "calcetto", tra virgolette a causa dell'arbitro (troppo scarso per reggere il livello funambolico dei partecipanti) e della palla utilizzata, più simile ad un uovo (secondo tipo di uova) che a un pallone da calcetto. Nonostante non avessero i favori del pronostico comunque, "Os Fenicios" hanno conquistato il Mediterraneo una seconda volta (partendo dall'oceano lisbonese?), a suon di gol contro i più quotati e multietnici avversari. Vittoria = birre e magliette.

Non meno importante la gita di 3 giorni alla quale il sottoscritto ha preso parte con un gruppo di 67 persone, alla volta delle città di Siviglia e Cordoba, dai cugini spagnoli. Ivi il sottoscritto ha conosciuto molta gente nuova, ma soprattutto tre italiani (in foto), due marchigiani e un calabrese, tutti assai ansiosi di sfruttare ampiamente un terzo tipo di uova, il più interessante dal punto di vista "risproduttivo". Purtroppo per loro tutte le ragazze con le quali volessero approcciare si accorgevano della difficoltà nel comunicare con loro a causa della poca esperienza italiana (viva i luoghi comuni) con la lingua inglese. Il sottoscritto, ossia un mediocre parlatore di inglese (but improving) si è così ritrovato più d'una volta a fare da intermediario con ragazze di varie nazionalità, per permettere ai buoni amici italiani di approcciare con il gentil sesso...morale della favola: tante risate e bocca (e uova) asciutta per tutti.
C'è da dire che ogni volta che mi trovo a discutere con qualche straniero non so se rimanerci bene o male nel sentire: "Strano, tu parli bene inglese e sei italiano! Di solito gli italiani non parlano quasi niente!"
Ci vorrebbe il mio buon amico Lele a fare un po' cambiare idea sugli italiani a questi polacchi, tedeschi e company...che fanno comunque parecchi errori!

Il quarto tipo di uova sono quelle che mi sono rotto. Tralasciando che mi si è davvero rotto un uovo mettendolo in frigo (e lì frittatina al momento), l'esame di Venerdì scorso mi ha proprio rotto le uova nel paniere. Una cosa inaudita, cose mai viste...ore ed ore di studio buttate nel cesso. Sti portoghesi non so come siano abituati...zero teoria, tutto "mah si è solo un problema di immaginazione!" ...Immaginazione un cavolo!
Pensavo che dopo la sessione padovana infelice qui le cose sarebbero girate, e invece....tutto in salita ancora! E siamo ogni giorno sotto, a studiare...ma come cavolo è possibile che tutti in erasmus fanno mille crediti ed escono tutte le sere, e io ne faccio 12 e sono sempre a studiare?? Sarò io l'allocco...mah.

Cmq vi saluto cari miei 3 lettori (citazione manzoniana....peccato che per lui era davvero un'allocuzione "iperbolica"...per me credo che "3 lettori" sia una sovrastima), chissà che sti esami prima o poi finiscano e che si riesca a godersi un po' di più questa splendida città...Magari insieme a qualche ospite!

martedì 21 febbraio 2012

Sulle rive del Tago




Un PALUBILE ormai sempre meno di moda è una triste verità nella società moderna.
Ma proprio perché è fuori-moda è stato dal sottoscritto ritenuto il miglior mezzo per condividere con il casuale e fortuito lettore qualche pensiero di questa mia nuova esperienza portoghese.

Il clima a Lisbona è assai mite (18-20 gradi) e da una settimana non si è ancora vista una nuvola. La casa ove sono collocato è a pochi passi dalla Basilica de Estrela, a una ventina di minuti a piedi dal centro di Lisbona. Mie compagne di sventura sono una ragazza francese di nome Virginie, di Montpellier (secondo in campionato, ricordiamo) e una ragazza venezuelana di nome Claudia, ahinoi ancora solo di nome ma non di fatto, giacché ci degnerà della sua presenza solo da marzo. Il mio appartamento è "very cool", pezzo forte il grande salotto ove è possibile stare stravaccati sul divano a tentare di captare qualche parola o frase di senso comprensibile nella tv portoghese (abbiamo la bellezza di 5 canali - per fortuna in uno trasmettono le partite di cartello).

La prima escursione ha avuto come oggetto il castello di S. Jorge (panorama in foto) e la cattedrale di S. Antonio da Sé, imponente quanto semplice e austera, nonché un giretto in centro per le varie piazze tutte da vedere.
La seconda, a mio avviso ancor più interessante, ha avuto come oggetto la cittadina di Belém, sulle rive del fiume tago, meta turistica piuttosto blasonata nonché patria della gloriosa squadra del C.F. Os Belenenses, 11° nella Liga de Honra portoghese. Da non perdere il monastero dos Jerónimos, dove sono sepolti Vasco da Gama e Fernando Pessoa, e la Torre di Belém, suggestiva e decorata torre anch'essa patrimonio dell'UNESCO. Per concludere la giornata in bellezza, dopo un buon baccalà alla portoghese, ho deciso di far visita allo stadio dei miei beneamini, sicuro di trovare un gran tifo e una grande gioia, dato che era in programma la partita con gli ultimi in classifica, il Portimonense...
ebbene...
magra consolazione. Poche persone allo stadio e solo un misero 1-1 portato a casa... ma ciò non toglie che ben presto il sottoscritto dovrà ricalcare il suddetto scenario, prima per comprare i biglietti del bigmatch contro la capolista Estoril Praia (nel negozio in foto), quindi per andare a tifare in portoghese il mitico dream-team che si spera possa non fare la fine dell'omonimo team della Lega-Sega, poiché signifcherebbe retrocessione. Intanto andiamo a vincere fuori casa contro il Freamunde, penultimo in classifica, nel prossimo match!
Un saluto a tutti i PALUBILI, vi lascio l'immagine del tifoso n°1 di Belém.

venerdì 15 luglio 2011

Puffa un po' di sportività

Pali Superflui – Nuevo Derrick 5-6 – di Pa(o)lo Ziliani

Pali Superflui

Anselmi M.,
voto 7 (IL MIGLIORE). E’ uno dei pochi che c’è e segna due pali fondamentali. Bella prova, di carattere.


Berti,
voto 6. Non una delle migliori serate per Edo, forse in un paio di occasioni impreciso. Comunque sia, l’unico con un vero atteggiamento da TdP.


Corvetti C.
, 6. Un bel palo, un rigore, a quanti errori! Anche sfortuna, ma qualche volta non è solo quella. Qualche protesta di troppo ma niente di che (senza contare la sua metà)

Corvetti,
voto 6+ . Torna dal mare, ed è abbastanza in forma. Forse un po’ pochi minuti in campo, comunque sia buona prestazione e (incredibilmente =) scherza Faga) bell’atteggiamento in campo e fuori.


Destro,
voto 6. Non si può dargli un voto diverso: non protesta ovviamente, non è nella sua indole, ma sembra non caricarsi di quell’agonismo necessario per strappare la vittoria


Di Vittorio,
voto 6. Un palo, poi si spegne. Forse assieme a Edo l’unico tra i 15 in campo ad anteporre la sportività alla vittoria.

Rozzarin,
voto 5. Legato, teso, un po’ opaco...Anche poco cercato dai compagni. Peccato.

Tombola, voto 5. Serata no per Pippo, ci prova da ogni parte. Dopo un po’ si incaponisce di far palo a tutti i costi e questo non fa bene al gioco. I compagni non lo aiutano, ma forse pecca un po’ di poca umiltà nel finale.


Nuevo Derrick

Bonato,
voto 6,5. Palo di culo e gran palo da lontano. Il voto si compensa con un paio di errori grossolani.

Bettella,
voto 7,5 (IL MIGLIORE). E’ in bolla, gioca tanto e riesce sempre a fare tiri insidiosi, come il primo (palo) e l’ultimo (palo). Non si arrende mai.


Callegaro M.
, voto 4,5
. Sbaglia qualche palo di troppo. Prestazione non determinante ma nemmeno infame dal punto di vista tecnico. Mi permetto di affermare che il voto è dovuto al comportamento in campo, decisamente fuori luogo. Dispiace vedere certe cose, ridicole. Sarà il mondo del calcio? Forse. Però fa pensare che uno, quando gioca, fa come Dr. Jekyll e Mr. Hyde.

Callegaro P.,
voto 7 . Ottima partita, ottimo palo. Sbaglia in occasione del primo palo e poi si riscatta. Protesta anche lui, non troppo ma lo fa.

Gusso,
voto 6,5. Un bel palo e buona partita. Sportività? Prima la vittoria e poi se ne parla. Della serie “mi hanno fatto un torto quindi è giusto che ne subiscano uno da noi”. C’è chi non la pensa così e chi si.


Masiero,
voto 6. Grande cuore, impegno e sportività. Un vero giocatore di Palo, se ne vorrebbero vedere degli altri così: prima la sportività, il rispetto e l’impegno massimo, poi il risultato finale.


Forse solo i puffi sono sempre amici, perché sono un cartone animato. C'è molto da riguardare in questa prestazione, per tutti: chi dal punto di vista delle motivazioni, chi da quello dell'impegno, chi da quello della forma, chi da quello tecnico-tattico, ma soprattutto chi da quello del rispetto. Rispetto degli avversari in quanto "persone", non nemici, rispetto dell'ambiente, rispetto degli amici, del pubblico...rispetto dello spirito del TdP. E probabilmente di quello che si chiama "spirito Derrick".

Un amico un giorno mi scriveva: "Se noi facessimo un gran torneo e uscissimo in semifinale, mentre i Lemme Lemme vincessero il torneo, tu in che squadra vorresti stare?" ...non ho mai risposto all'amico...
La risposta? "Dipende dal cosa intendi con GRAN TORNEO...per me un gran torneo è un torneo dove si fa una bella figura sotto tutti i punti di vista". Ora che sono qui, posso dire che la squadra che a mio parere ha disputato davvero un gran torneo è la squadra dei "THE SCARP-ONE". Altri non credo.

Chiusura sezione

Dopo lo scarso successo ricevuto dalle prime due perle, "rientriamo ai box" con la sezione chiudendola. In effetti forse non sono cose che suscitano l'interesse del pubblico.
Arrivederci

martedì 12 luglio 2011

Sant'Alberto

« Che bella giornata! » dice Fiore,

che con gli amici va al campetto...

a Sant’Alberto, il migliore

per giocare un buon calcetto.

Delle ore sta col prete,

che un pochino su gli ha detto

per via dei forti tiri in rete.

Poi comunque tutto è sistemato,

ma subito la palla va sull’abete!

Eh già, Matera ha tirato,

dopo una gran bella azione!

E Mauri, tutto affrettato,

lo tira giù con un bastone.

Torna il prete a litigare,

per Fiore ormai è un’ossessione!

Ma arriva Mauri col suo fare

sempre calmo e risolutore

e dice a Fiore: « Lascialo parlare! »


Gekko

domenica 10 luglio 2011

Panajotti time

Panna avea già mangiato i pinoli

ma, siccome non sentossi ancora sazio,

decise di mangiarne altri due "quintòli",

sapendo bene di pagarne il dazio

con la sua ciccia e i suoi chili illimitati.

Perciò, volendo continuare ista narratio,

Panna ripensocci e tornòssene dai suoi animati,

ma, vedendo che la Roby di gelato era satolla,

con l’aria di chi di gelati tanti ne ha mangiati,

a grande più che mai la voce disse: «fortunolla!»

Ma, non contento della figura cretina,

volle farsi figo davanti a più gran folla,

perciò andò subito in cucina

dove dalla finestra vide l’Antelao

e disse alle cuoche e alla Tina

che il ver nome era “Candelao”!

Poi, contento di esser parso intelligente,

chiese dei pinoli annegati nel cacao,

ma purtroppo di pinoli non era rimasto niente!

Perciò a mano in tasca tornò nella sua stanza

sapendo bene di esser stato deficiente!

Fitz

"Ricordi idioti"

In occasione del fatto che il Palubile è in disuso da troppo tempo e dal fatto che ho voglia di riesumare un po' di cazzate, apre ufficialmente oggi la sezione "Ricordi idioti" sul Palubile.

Una ad una vedrete pubblicare le migliori poesie in rima dantesca mai composte, ad alto contenuto satirico, scritte dalla coppia Fitz & Gekko più di 5 anni fa.

Regolamento prima di leggere le poesie satiriche:
1- le poesie di basano su persone, luoghi, situazioni...alcune esistite e alcune inventate. Non fare troppa fede quindi su ciò che si legge. La distinzione realtà/fantasia sta al lettore e mai verrà sottolineata.
2- In molte poesie si prende simpaticamente in giro una o più persone (d'altronde sono satiriche!). Lo si fa in maniera amichevole e simpatica, non con cattiveria. Se eventualmente una persona "in questione" venisse a leggere qualche poesia, non ne abbia a male e non se la prenda con l'autore...sono cose dette tanto tempo fa, solo per ingannare il tempo a scuola e far qualche risata invece che ascoltare la lezione...vogliamoci tutti bene, W l'amicizia.
3-In alcune poesie solo gli autori e le persone a loro vicine riusciranno a capire l'effettivo oggetto ispirante della poesia, per gli altri sembrerà di leggere cose insignificanti. Ci scusiamo per il disagio ma, si sa, le stesse esperienze palubili purtroppo non sono comuni a tutti quanti.
4-In molte poesie si fa uso di qualche termine volgare. Ci scusiamo per la dis-educazione, cogliendo l'occasione per dire che non siamo persone volgari, quei termini sono stati usati solamente per enfatizzare lo scritto (o perché non veniva nessun'altra parola che potesse rimare in maniera corretta).

E' tutto.
"Buona lettura" a chi interessa e "buoni cazzi vostri" a tutti gli altri.

P.S. Chi volesse partecipare, amici palubili, alla sezione "Ricordi idioti", non si faccia scrupolo e pubblichi (o faccia in modo che venga pubblicato) qualsiasi cosa possa essere considerata un "ricordo idiota".

Palubilmente ciao

martedì 31 maggio 2011

...vita.....

E' per questo che, quando Dio vuol salvare un figlio suo ben coperto e tranquillo sul letto della gloria e della ricchezza, non può far altro che dargli una buona scossa.
Al cadere, quel mondo lascia dietro a sè un polverone spesso che confonde il figlio.
Poi, a mano a mano che la polvere si dirada, il figlio va aprendo gli occhi, si sveglia, può vedere chiaramente la realtà e sentirsi libero.

venerdì 15 aprile 2011

Disciplinando lo sport...

Amici Palubili, come immagino saprete mancano solo 71 giorni alla 18esima edizione del torneo di Palo. Un torneo sognato e atteso da tutti gli idioti come me, per i quali vincere il Torneo di Palo sarebbe come vincere i mondiali. Siccome 71 (immagino saprete pure questo) è il 20esimo numero primo, non posso far sì che questo evento passi inosservato: ne approfitto per rubarvi un po' del vostro tempo (qualora lo vogliate, s'intende) con qualche pensiero passatomi per il capo in questi giorni di pre-Palo.

Innanzitutto c'è da dire che incredibilmente il Real 3G quest'anno non è ancora stato eliminato dal campionato CSI e si giocherà, comunque vada, ancora la semifinale e una delle finali. Questo significa che per chi fa parte della compagine di mister Luigino (e non ha il collaterale rotto) ci sarà ancora modo di allenarsi, accumulare adrenalina, ecc...
E' proprio durante la permanenza in questa compagine che si sta sviluppando sempre più la mia ALLERGIA a quel mondo che il calcio crea in quasi ogni giocatore. Badate bene, io amo giocare a calcio e attendo la partita tutta la settimana! Ora mi spiego: il calcio purtroppo, ed è una cosa che più i livelli crescono più si fa sentire, ti insegna non solo a dribblare, tirare, formare il tuo fisico, accumulare adrenalina, fare gruppo con la tua squadra, ecc... (tutti pregi notevoli), ma anche a barare, cercare di guadagnare il più possibile anche in maniera non lecita, protestare, simulare, creare astio contro gli avversari...Ecco, a queste cose sto diventando sempre più allergico. Sono stufo di veder gente protestare, attaccare briga, magari solo per far vedere che "io sono più forte di te, vieni qui e ti faccio vedere". BASTA!! Ste robe mi fan proprio girare i maroni.
Siamo qui per giocare, e anche per vincere, ma vincere secondo le regole! Vincere facendo sport, non facendo guerra (verbale o fisica che sia).
Perciò io chiedo a tutti voi, lettori del PALUBILE, per favore fate in modo che lo sport NON sia teatro di tutti quei valori negativi che lo rendono un mondo disastroso.
L'arbitro sbaglia, magari ce l'ha pure con te! Non te lo meriti magari perché non hai fatto nulla...ma se protesti, cosa ottieni? Un cartellino rosso forse, e qualche persona che ce l'ha con te in più. Un avversario ti fa un fallo gratuito. Cosa ottieni se gliene fai uno uguale? Magari qualche livido in più..utile!
BASTA PROTESTARE, GIOCHIAMO!!
Soprattutto visto che il TdP è organizzato in ambito parrocchiale, cerchiamo di essere noi per primi l'esempio di una squadra corretta, in modo non solo di meritare (davvero stavolta) la coppa disciplina, ma anche per fare in modo che tutti, nel piccolo del TdP, ritrovino uno spirito di sport che purtroppo in troppe persone, ahimè, manca.
Scusatemi per il tempo rubatovi, se siete arrivati fin qui.

domenica 20 marzo 2011

mi accingo ad aggiornare la situazione dopo un'eternità, tanto per dire qualcosa, alla fine di una giornata passata a casa a guardare partite di sport vari e conclusa con un film. una giornata uggiosa, i postumi di san patrizio, l'allergia trasformatasi in leggero raffreddore, e soprattutto la pigrizia, mi hanno infatti fatto desistere dall'uscire di casa se non stamattina per una necessaria spesa.
l'ultimo mio post era datato 2 febbraio, esattamente 45 giorni fa. nel frattempo più di qualcosa ho fatto, come coloro che guardano questo blog probabilmente sapranno già. il viaggio in inghilterra per la pallavolo si è concluso con un 8° posto, in parte soddisfaciente e in parte deludente, resta comunque il valore dell'esperienza vissuta. il lato negativo è che gli allenamente sono praticamente finiti, vado in palestra solo una volta alla settimana e penso che questo alla lunga si farà sentire sulla mia forma fisica. ho da poco finito di ricevere la seconda delle due visite. la prima era stata da parte della mia allegra famigliola, passata più in macchina che altro, ma direi che è andata bene, bei posti, bel tutto. non ricordo l'ultima volta che avevamo passato qualche giorno solo noi 6. forse mai. la seconda è terminata qualche giorno fa. i buoni chècco, elena, ila, divy mi han fatto compagnia qualche giorno, tra partite di cluedo, visite in posti più o meno belli e critiche alla mia cucina onta e puzzolente. particolarmente piacevole per il sottoscritto la visita alla cittadina di youghal, conclusasi in un favoloso bar di torte fatte in casa.
spendo poi due righe per la festa di san patrizio, patrono irlandese che ha convertito gli antichi popoli celtici dal paganesimo al cattolicesimo, spiegando la trinità con il trifoglio (ecco perchè il simbolo dell'irlanda). incredibile vedere come una città si trasforma per la festa più importante dell'anno: per le strade c'è il delirio, e più si va verso sera più la gente perde il controllo di sè. poi se chiedi a un irlandese se gli interessa che san patrizio fu colui che convertì una nazione al cristianesimo, ti sarà risposto chissenfrega, l'importante è che si beveaincredibile anche che una decina di studenti erasmus si ritrovino vestiti tutti di verde a festeggiare qualcosa di completamente estraneo a loro, usandolo come pretesto per bere qualche pinta in più. poi magari qualcuno dovrebbe anche ricordarsi che 150 anni prima nasceva il suo paese, e indossare il tricolore con il rosso invece che con l'arancione....(è solo retorica??)
altra cosa, ieri sono tornato allo stadio, a quasi un anno di distanza sall'ultima volta. allora fu padova torino, serie b. ieri crok city limerick, sempre serie b. ovviamente livello tecnico decisamente modesto, però bello. si compra il biglietto al botteghino, senza bisogno di documenti nè niente, si entra senza che venga controllato lo zaino, si può lasciare il tappo sulla bottiglietta. e ci si può sedere in primissima fila, a 2 metri dalle panchine e dalla linea laterale. così se c'è una rimessa laterale si può quasi annusare l'odore di sudore del terzino che la batte, e si riesce a sentire cosa dice l'allenatore ai suoi giocatori. il pubblico, comunque sulle 2000 unità, fa rumore per tutta la partita incitando la squadra. e anche se il freddo si fa sentire e lo spettacolo latita, si può tornare a casa soddisfatti. a, mi ero scordato, non essendoci parcheggio stavamo legando la bici a un cartello stradale, e un signore che ci ha visti ci ha detto di mettere la bici dentro il giardino di casa sua. proprio come in italia.
ecco qui. niente altro mi viene in mente. lunedì inizio la mia ultima settimana di lezioni, verosimilmente le ultime del triennio. un paio di esami, e poi via alla grande pausa prima della vera sessione di esami. aprile sarà libero, ovviamente dedicato allo studio, ma anche ad altro. in programma qualche giretto, irlanda del nord, pare difficile; forse dublino, spero, non l'ho ancora vista. poi il pezzo forte, se si riuscirà a realizzare, viaggio a liverpool con partita di premier leaguea annessa. vedremo se si riuscirà ad ottenere i biglietti. ci sarebbe anche in programma di tornare a casa, ma i prezzi altissimi degli aerei mi fanno essere titubante. a dire il vero qualche volo strategico a costo moderato (comunque non basso) ci sarebbe, ma devo valutare,anche in base a se e quando andrò in Inghilterra.

ecco fatto, volevo dire un'altra cosa, ma lo farò nel prossimo post, nientediché. anche perché si sta facendo tardi. e a differenza dei precedenti o fatto una gran fatica a scrivere sto post. sarà che sono disteso sul letto e la posizione della mia schiena non è proprio nella posizione più ergonomica (se c'entra qualcosa), sarà che come scrittore faccio pena, sarà un caso. boh.

salumi