lunedì 13 luglio 2009

Con le lacrime agli occhi

Cos'ha fatto il Derrick, cos'abbiamo fatto ragazzi...Non ci sono parole per descrivere tutto questo, ma per capire l'emozione di ieri sera può provarci questa immagine...Sappiate solo che alla fine della partita ci siamo ritrovati, come Fabio nella foto, bene o male tutti, tra adrenalina, tensione ed emozione, con le lacrime agli occhi.
Vi lascio alle pagelle di Ziliani, come sempre un po' poco giornalistiche e tanto di parte-Derrick...

Bonato: s.v. Senza voto dentro al campo, ma 8 per quello che fa fuori dal campo: recupera i palloni permettendo il non-spezzarsi del ritmo di gioco, incita la squadra ininterrottamente, dal primo all’ultimo minuto, trova parole di incoraggiamento e sostegno anche quando tutto sembra ormai perduto...Da dentro al campo queste cose si sentono, ti danno forza anche quando ormai non ne hai più, ti fanno star dentro con la testa, ti dicono “non sei solo!”, ti fanno credere che tutto può ancora continuare, che il sogno non deve per forza chiudersi qui,anzi...E questo ha cambiato le sorti della partita. Grazie Lele-cuore Derrick...senza ognuna delle persone che ha tifato, ma soprattutto senza di te, molto probabilmente non sarebbe andata così. Fondamentale.

Callegaro Massimo: voto 7. Partita provante dal punto di vista fisico (soprattutto nella zona toracica) per Massimo, che si immola per la squadra, entrato in una trance agonistica incredibile...Dà solidità, provoca un autopalo degli avversari. Tutto sembra finito quando, suo malgrado, consegna all'implacabile Bettio la palla del –2 a inizio secondo tempo, ma Max si riprende, lotta come un leone, diventa una diga insuperabile...solo un fallo che nessuno vorrebbe mai vedere in un campo di Palo riesce a fermarlo. Fatica a respirare, ma anche nella flebile voce sembra non voler arrendersi. Forse non ci sarà la prossima partita, ma caro Max sei stato davvero grande. E se magari l’Elisa si arrabbia...puoi sempre dire che ti sei fatto “biblicamente” togliere una costola per creare lei no? Adamo.

Callegaro Paolo: voto 7. Torna il Paolo che tutti conosciamo. Giganteggia in campo, riuscendo a tenere a bada l’agonismo senza reagire alle innumerevoli provocazioni degli avversari. E’ lui che tiene in partita il Derrick con quel rigore che, se sbagliato, avrebbe dato decisamente un’inerzia diversa alla gara. Siamo tutti curiosi di dove s’incontreranno lui e il tipo alto e magro con la barbetta dei Ma Che Ritmo, dopo che sorridendosi (nient’affatto per sfida eh) si son detti “ci vediamo dopo la partita!”...non so perché ma credo sarà tutto fuorché un’appuntamento galante..!! Vendicatore.

De Lorenzi: s.v. Senza voto anche per Checco, che non solca il campo di gioco. Ma anche a lui, come a Lele, un infinito ringraziamento per il sostegno morale determinante. Certo, il Derrick ha spesso il pubblico dalla sua, ma sul –3 anche il pubblico ammutoliva, sconfortato dalla prestazione dei suoi beneamini. E lì, nel silenzio della paura di uscire eliminati, Checco e Lele sono a incitare la squadra, a ricordarti che c’è ancora tempo, tempo per sperare, tempo per sognare, tempo per ribaltare qualsiasi risultato, se giochiamo come solo il Derrick sa fare. Non c’è una parola che possa descrivere l’apporto che ha dato Checco in questa partita, c’è solo da dire una cosa, con il cuore: Grazie.

Di Vittorio: voto 7,5. Pronti via è subito assist di tacco, la partita sembra pronta a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo. Ma non è così: nei successivi minuti del primo tempo la Faina è un fantasma, corre a vuoto, non punge, viaggia nell’indecisione di chi non riesce a mettere il proprio carisma in campo a servizio della squadra. Duplice fischio, discorso del capitano, 10 minuti di panca e tutto cambia: entra in campo un’altra persona, la vera Faina, che mette la zampa su due pali che assieme alle magie di casa-Gusso riportano la squadra sui binari della parità, a 3 minuti dalla fine. Sembrano inevitabili i supplementari, ma Fitz riceve palla, salta l’uomo e giustizia i Ma Che Ritmo con il sinistro, decidendo il match come l’anno scorso in girone. Esultanza scatenata, che quasi quasi ricorda il gol di Grosso in semifinale ai Mondiali 2006...al momento giusto. Decisivo.

Gusso: voto 8 (IL MIGLIORE). All’8 di Ziliani aspirava Max (ora aspira l’aria a fatica), ma se lo prende Danny. Senza il workshop durante il giorno è ben un altro giocatore quello che si vede sul campo di palo, lucido di testa e altruista nel gioco. Se poi aggiungiamo il fatto che ha un piede che tutti i Derrick vorrebbero baciare fino a mercoledì siamo arrivati a un terzo dei complimenti da fare a Gusso. E’ lui il vero eroe della partita, che con due pali uno più bello dell’altro (il palo d’esterno me lo sogno ancora di notte) trascina la squadra sino al pareggio e alla vittoria, non smettendo mai di correre. Presente da tutte le parti, quando le cose girano bene è davvero uno spettacolo da vedere. Tutti si staranno chiedendo come fa un giocatore a non crollare fisicamente con una prestazione così continuativa, e a quel ritmo...questo è possibile solo grazie all’adrenalina, alla forza che ti dà il tifo proveniente da bordo campo, al continuo incitamento di compagni e tifosi...Danny è tornato al momento giusto, ha affondato i suoi colpi nella partita giusta. Ma Che Ritmo a casa e Derrick in semifinale...Sorridi Danny: è merito tuo. Provvidenza.

Rozzarin: voto 7. “Pier ritrova il calamaio e mette la firma” è la notizia della giornata. Prestazione da ammirare per Rozzarin, che passa attimi di sconforto perché escluso dalla rete di gioco, ma poi si riprende e combatte senza mai mollare. Non compare nel tabellino dei marcatori per questione di centimetri (più volte), ma anche il suo spirito sembra ormai essere diventato una cosa sola con quello degli altri (avrei voluto quasi scoparmelo davanti a tutti nell’esultanza dell’ultimo palo, ma non l’ho fatto per rispetto al fatto che è impegnato...), che formano tutti insieme lo “spirito Derrick”. E sarà con questo spirito che Pier andrà in semifinale (si, avete capito bene, SE-MI-FI-NA-LE!!) e ci permetterà di sgretolare le Nutrie, con questa convinzione di far parte di qualcosa di unico, che oltre ad essere Palo è anche amicizia (evviva l’amicizia, a proposito), e che oltre ad essere amicizia è anche qualcosa che permette di far sognare un po’ di gente, noi in primis. Indelebile. (Da “penna” a “indelebile” mi sembra un’ottima evoluzione, no?)

Varotto: voto 7. Il capitano entra in campo deciso e convinto di poter agguantare la semifinale anche nella melma in cui eravamo all’inizio del secondo tempo. I suoi scatti spesso creano scompiglio tra gli avversari, che riescono a fermarlo solo con i falli. Siamo ancora allibiti dalla testata infertagli in faccia da Ciccomascolo (da uno buono come lui, chi l’avrebbe mai detto?), e orgogliosi del fatto che nessuno ha reagito. Grande Marco! Ora forse lui ne avanza una, ma in tanto in semifinale ci siamo noi e loro potranno solo guardare e applaudire il palo in cavallo che farai in semifinale con le Nutrie. Le parole di incitamento del capitano da bordo campo hanno il potere di cambiare l’inerzia del match, e quelle a fine primo tempo di tramutare decisamente Roata, trasformandolo da “pedina” a “giocatore di palo”. Anche Varotto sfiora il palo più volte, ma con la legge “i Derrick non possono fare palo più del 10 per cento dei tiri che fanno” non ci si può fare niente...speriamo di riuscire ad abrogarla (magari con un bel cavallo) in semifinale! Trascinatore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi accorgo ora che scrivo le pagelle sempre più lunghe...vabbè dai tanto sono le penultime visto che sarebbe impossibile che andiamo in finale...

Anonimo ha detto...

Ah, inutle dire che le pagelle di Derrick-Longobarda sono state eclissate da queste e verranno cassate...